Superare “l’amore selettivo”

Questa mattina sono andato alla locale bottega alimentare per comprare alcuni prodotti alimentari e perché mi piace favorire i piccoli artigiani e le botteghe. Così tout-court la titolare mi chiede se noi in quanto comunità abbiamo degli animali da macellare e mangiare e mi racconta dei polli che lei alleva e uccide a soli 3 mesi e mezzo di vita per cibarsene, con la motivazione che cacciare è nella nostra natura. Non le avevo chiesto nulla ma mi ha voluto raccontare questo. Il primo pensiero che mi è venuto è “non tornerò più qui” ma poi mi sono ricordato dell’amore e cioè dell’accettare tutti e che tutti hanno il loro tempismo nell’evoluzione. Non ho detto nulla, le ho sorriso, ho pagato e sono uscito. Potevo mettermi a battibeccare su scelte etiche e compagnia bella, ma ho preferito usare le vibrazioni, tanto più che questa donna sembrava essere in sintonia con me su alcuni aspetti, mostrando una certa simpatia nei miei confronti. Alcune riflessioni che mi suscita quest’esperienza sono le seguenti. Il mondo è vasto dal punto di vista di una persona e perciò ogni individuo ha un suo percorso. Occorrerà molto tempo affinché il risveglio sorga nei cuori dei molti e delle masse. Voi immaginate quanto tempo potrà servire per allineare tutta un’umanità intera all’amore. Ecco perché i maestri dicono che non può esserci nessun salvatore che acceleri l’evoluzione di massa e nessun salvataggio esterno perché ognuno, volontariamente, deve arrivare da se e poter scegliere consapevolmente il bene. La seconda considerazione mi ricorda che noi in sottile possiamo inviare amore a tutti coloro che soffrono, polli compresi e alle persone che ancora non hanno compreso e che vivono in una sorta di “amore selettivo”, solo noi quattro o pochi altri. E poi con cuore sereno lasciare andare sapendo che il bene è una forza vibratoria che toccherà i cuori ad un livello che non ci aspettiamo.

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