Il lavoro sulle credenze e sul subconscio può essere utile a migliorare la persona, ma non ha nessuna attinenza con la spiritualità. Si afferma che il subconscio rappresenti 9/10, la quasi totalità delle correnti e delle tendenze psicologiche. Ma proprio in virtù del fatto che non si conosce, tutta la subcoscienza è irreale, è l’accumulo, la zavorra di tutte le identità inscenate precedentemente. Qualsiasi cosa il subconscio contenga è Maya. Che valore può avere l’indagine di un’irrealtà, fosse pure grande come una montagna? Spiritualità è una sola cosa, trascendere l’associazione con ciò che è irreale e realizzare lo stato eterno, che non ha mutamenti, nascita né morte.

Sennar Karu

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