La meditazione metafisica sul respiro

Cos\’è la meditazione sul respiro

La meditazione sul respiro è respirazione consapevole.

Porta dolcemente il cervello dallo stato beta allo stato alfa e alfa-teta.

Il potere del Respiro consapevole

Equilibra i due emisferi, ossigena i tessuti, purifica il cuore e il sangue dalle scorie, facilita l\’interiorizzazione della mente, il rilassamento, la dissoluzione delle tensioni e permette il progressivo rivelarsi della luce dello spirito.

Il pranayama, controllo dell\’energia vitale o respiro, è la consapevolezza dei movimenti dell\’energia vitale dal corpo fisico fino al corpo causale.

Si inizia praticando regolarmente e mantenendo l\’attenzione sul respiro, senza forzarlo, ma soltanto osservandolo, testimoniandolo, cercando di protrarre la pratica il più possibile durante la giornata.

Tutte le vere e autentiche forme di spiritualità sono basate sul respiro.

Il respiro conduce in profondità nel corpo, nel cuore, nell\’atomo astrale ( corpo astrale ) e nell\’atomo causale ( corpo causale ) fino a penetrarlo raggiungendo il nucleo divino.

Attraverso questo respirare consapevolmente l\’intento è quello di offrire l\’energia vitale al Sé divino, redimerla, ricondurre perciò la coscienza a casa.

L\’intento è fondamentale e dev\’essere amore, un amore che prende il nome di devozione o anelito divino.

Quindi il respiro consapevole e la meditazione non devono essere meccanici ma carichi d\’amore e anelito divino.

Questo processo si dispiega nel corso di una disciplinata e costante e quotidiana pratica.

Durante il processo meditativo ( da praticarsi sempre ) in un primo stato avanzato si diviene coscienti dell\’unità con il respiro, poi con la vibrazione cosmica, con l\’energia universale tutta e fino a trascendere anche l\’identità con l\’io sono restando in uno stato calmo e beato di pace e quiete senza interruzione o modificazione, il vero testimone-presenza, scopo di tutte le forme meditazione occulte e metafisiche.

I tre mondi inferiori contenuti negli atomi fisico e astrale ( i corpi fisico, mentale, emozionale e personalità ) allora si intonano e suonano una nota cosmica limpida e allineata a quella del Sé divino, allora la triade superiore di corpi ( quelli animici ) che è rappresentata dal triangolo con la punta verso l\’alto, e la triade di corpi inferiori ( rappresentata dal triangolo con punta verso il basso ) si sovrappongono e allineano realizzando antahkarana, il ponte dove spirito e materia sono uno, l\’integrazione tra anima e personalità.

I veicoli allora sono dissolti o meglio divengono trasparenti, non c\’è più identificazione in essi e questo permette alla verità di splendere in tutto il suo splendore. A questo stadio di avanzamento allora si può dire che l\’anima umana è liberata dai tre mondi ( fisico, mentale ed emozionale ) e la personalità, residua finché c\’è il corpo, è ben intonata e compenetrata nonché perfettamente camminata dalla volontà divina.

Sennar Karu

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